Si scrive street food e si legge bontà! Questa pratica, che consiste nel mangiare “cibo da strada”, ha un nome straniero e qualcuno potrebbe pensare che sia un’invenzione moderna. Nulla di tutto ciò! Lo street food a Napoli affonda le sue radici nei tempi dell’antica Roma, dal momento che tra gli scavi di Pompei qualche anno fa è stata fatta una scoperta straordinaria: un’antica bottega dove i pompeiani compravano cibo che poi degustavano a passeggio tra le strade. Curioso di saperne di più sulle origini del Napoli street food ? Allora preparati a questo salto nel tempo: si parte alla volta dell’antica Pompei! Street food: lo facevano già a Pompei! Risale al 2020 il ritrovamento di un termopolio decorato con raffigurazioni di animali, che probabilmente venivano venduti agli avventori. A quanto pare a Pompei ce n’erano a centinaia di banchetti di street food, ma solo uno è arrivato intatto ai giorni nostri perfettamente conservato sotto i lapilli. Lo street food non è quindi un’invenzione moderna, ma l’idea si diffuse già ai tempi degli antichi pompeiani che, da buoni napoletani, erano amanti della buona cucina. Il bancone emerso durante gli scavi presenta rappresentazioni di animali, come le anatre germane e un gallo, probabilmente tra gli alimenti venduti. Vicino a loro c’era anche un cane al guinzaglio a simboleggiare il famoso monito “cave canem” (attenti al cane) diventato famoso proprio nel periodo pompeiano. In prossimità del bancone furono ritrovati frammenti ossei di anatre, suini, caprovini, oltre che resti risalenti a pesci e lumache di mare. Una dimostrazione della grande varietà culinaria che già esisteva nei tempi antichi.
Il boom dello street food nell’800 a Napoli: la storia del cuoppo “a rate” Benché il concetto di street food in realtà è sempre esistito a Napoli, fu a cavallo tra il ‘700 e l’800 che iniziò a diffondersi maggiormente. Cominciarono a nascere le prime friggitorie ambulanti che vendevano pizze a portafoglio, cuoppi di mare e di terra, panini napoletani, frittatine di maccheroni e altre prelibatezze che si possono trovare oggi nel cuore della colorita e folcloristica Partenope.Il “cuoppo”, napoletanizzazione del “cono”, aveva una sfera conica e conteneva varie tipologie di pesce o di fritti (zeppoline, frittatine, arancini, crocché ecc.). Ebbene nell’800 nacque il cuoppo “a rate”. In quel periodo il popolo era povero e quindi, per consentire a tutti di accedere alle prelibatezze del “cuoppo”, fu introdotto il pagamento a rate. Street food a Napoli: quali sono le prelibatezze da provare?
Lo street food offre una varietà così ampia di prelibatezze che sarebbe davvero impossibile elencarle tutte. Ci limitiamo quindi ad indicare quelle più famose che devi assolutamente provare:
pizza a portafoglio : neanche Bill Clinton è riuscito a resistere a quest’esplosione di sapore. Si tratta di una semplice margherita, da piegare come un portafoglio e degustare tra le meraviglie di Napoli. Occhio però alla salsa bollente!;
cuoppo: ne abbiamo ampiamente parlato e può essere di pesce (gamberetti, alici fritte, baccalà, seppioline, chele di granchio ecc.) o di terra (timballi, arancini, scagliuozzi,frittatine ecc.);
taralli: se ti trovi a passeggiare sul lungomare di Napoli, è d’obbligo un break culinario con taralli napoletani e birra;
sfogliatella: riccia o frolla? Non importa, ciò che conta è gustare questa bontà paradisiaca;
limonata a cosce aperte: una bevanda da provare assolutamente soprattutto nelle assolate giornate d’estate. Perché si chiama così? Provala e scoprirai perché non puoi fare a meno di berla a cosce aperte!;
caffè: una prelibatezza che non può mancare nel tuo tour gastronomico. Se vuoi, puoi anche offrire un caffè sospeso a chi non può permetterselo.
Vuoi saperne di più sui migliori street food di Napoli? Resta aggiornato su StayNaples e ti accompagneremo per mano alla scoperta delle divine prelibatezze culinarie partenopee!